L’FDA ha approvato Certolizumab pegol nel trattamento della malattia di Crohn moderata-grave
L’FDA ha approvato Cimzia ( Certolizumab pegol ) nel trattamento della malattia di Crohn da moderata a grave, che non rispondono alle terapie convenzionali.
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale, che colpisce più di 1 milione di donne e uomini nel mondo.
La malattia di Crohn può causare diarrea, febbre, sanguinamento rettale, malnutrizione, restringimento del tratto intestinale, ostruzioni, ascessi, crampi e dolore addominale.
I pazienti con malattia di Crohn possono presentare fistole.
Il trattamento con Cimzia prevede la somministrazione per via iniettiva del farmaco ogni 2 settimane per le prime 3 iniezioni.
Una volta che il beneficio è stato raggiunto, Cimzia dovrebbe essere somministrato 1 volta ogni 4 settimane.
I più comuni eventi avversi osservati con Cimzia sono: cefalea, infezioni del tratto respiratorio, dolore addominale, reazioni al sito di iniezione e nausea.
I pazienti che assumono Cimzia sono ad aumentato rischio di gravi eventi avversi, tra cui gravi infezioni che possono essere causa di ospedalizzazione ad esito talora fatale.
Poiché Cimzia agisce sul sistema immunitario, può ridurre la capacità dell’organismo a lottare contro le infezioni, come tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche.
Cimzia è un bloccante del TNF-alfa e può causare linfomi ed altri tumori.
Sebbene nel corso degli studi con Cimzia, non sia stata osservata un’aumentata incidenza di tumori, la dimensione modesta e la durata relativamente breve degli studi controllati non ha permesso di trarre conclusioni definitive. ( Xagena )
Fonte: FDA, 2008
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale, che colpisce più di 1 milione di donne e uomini nel mondo.
La malattia di Crohn può causare diarrea, febbre, sanguinamento rettale, malnutrizione, restringimento del tratto intestinale, ostruzioni, ascessi, crampi e dolore addominale.
I pazienti con malattia di Crohn possono presentare fistole.
Il trattamento con Cimzia prevede la somministrazione per via iniettiva del farmaco ogni 2 settimane per le prime 3 iniezioni.
Una volta che il beneficio è stato raggiunto, Cimzia dovrebbe essere somministrato 1 volta ogni 4 settimane.
I più comuni eventi avversi osservati con Cimzia sono: cefalea, infezioni del tratto respiratorio, dolore addominale, reazioni al sito di iniezione e nausea.
I pazienti che assumono Cimzia sono ad aumentato rischio di gravi eventi avversi, tra cui gravi infezioni che possono essere causa di ospedalizzazione ad esito talora fatale.
Poiché Cimzia agisce sul sistema immunitario, può ridurre la capacità dell’organismo a lottare contro le infezioni, come tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche.
Cimzia è un bloccante del TNF-alfa e può causare linfomi ed altri tumori.
Sebbene nel corso degli studi con Cimzia, non sia stata osservata un’aumentata incidenza di tumori, la dimensione modesta e la durata relativamente breve degli studi controllati non ha permesso di trarre conclusioni definitive. ( Xagena )
Fonte: FDA, 2008